giovedì 3 maggio 2018

Ultima chance

A Testaccio nel weekend è andata che sorvoliamo. Lunedì per migliorare l'umore decido di posizionarmi lungo Ponte Milvio, l'indomani è festa e mi aspetto famiglie e coppie a passeggio già dal primo pomeriggio. Errore. Due ore di nessuno che si ferma e il sole a bruciarmi la testa. Sloggio quando ormai sono le 18, ma confido in via Urbana, il rione Monti mi delude di rado, ho ancora tempo per risollevarmi ed eccomi, scrivo, sorrido, odio. Di nuovo: nessun libro spacciato. Alle 20 mi dico: Lo vedi quel trio di ragazze? Bene, ultima chance. Poi te ne torni a casa e vai a correre, intesi? Sì. Le tre mi sfilano davanti, mi studiano, ma forse sono timide, mi superano, una di loro però si gira e: Scusa, posso disturbarti? Certo, sono qui apposta. Succede che ci si parla, si unisce un ragazzo curioso e di libri in un colpo solo ne piazzo quattro; non è questo il punto: chiacchieriamo, siamo una cinquina di appassionati di cose belle e il nostro aperitivo si consuma lì per strada, senza alcol. E pazienza se non sono andato a correre.

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