domenica 13 maggio 2018

ULA

L'incontro migliore del Salone è stato con l'uomo della Letteratura Alta: ULA, da qui in avanti. ULA ha tra i cinquanta e i sessanta, si avvicina allo stand di CasaSirio col passo del controllore della sosta. Si ferma di fronte a me, sono lì per terra con la macchina da scrivere. Esamina il cartello accostato al trolley e chiede: Cosa significa Scrittore per strada?
 Inizio a spiegarglielo e lui mi stoppa: La scrittura si pratica in solitudine. Sono d'accordo, dico, ma-
 ULA mi interrompe di nuovo: E cosa stai scrivendo?
 Un tautogramma, dico; questa è una lettera che il grande filosofo Socrate ha scritto alla moglie Santippe, un documento introvabile che ho tradotto dal greco antico per lei.
 Sentiamo, dice guardandomi come se puzzassi.
 Inizio a raccontare e lui: No, voglio ascoltare la versione in greco antico.
 Ma ha notato il gioco letterario?
 Il greco è una lingua nobile, la letteratura è un'arte nobile e non da strada.
 Quindi lei non ha capito cos'è un tautogramma.
 ULA sorride con l'aria compiaciuta. E se ne va.

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